giovedì 26 aprile 2007

TRITONE


Il Tritone

E' una figura della mitologia greca, era figlio di Poseidone, dio del mare, e della nereide Anfitrite.

Tritone aveva un corno di conchiglia che col suo suono calmava le tempeste e annunciava l'arrivo del dio del mare.
Notissimo per l'aiuto che diede a Giasone e agli Argonauti nel trovare la rotta da seguire.

Tritone veniva raffigurato con la metà superiore umana e quella inferiore a forma di pesce.
La sua origine è pregreca, probabilmente fenicia.

Nell'iconografia con il nome di Tritone si designa un ampio numero di divinità marine che accompagnano Poseidone.







MOSTRI MARINI (Sea Monsters)


I MOSTRI MARINI

I mostri marini sono creature mitologiche che nell'immaginario collettivo popolano il mare, giganteschi e feroci, già nell'antichità incutevano timore ai marinai.

I mostri marini possono assumere varie forme, tra cui quelle di drago, serpente marino, o bestie dotate di molteplici arti; possono essere gelatinosi o squamati, spesso sfiatano getti d'acqua. Sono spesso ritratti mentre attaccano, insidiano, e distruggono le navi.

Le foto si riferiscono ad una strana creatura ritrovata su una spiaggia in Messico.


















FATE (Fairies)


LE FATE

Le Fate per la cultura tramandataci dal medioevo erano creature benevole dotate di poteri magici che interagivano volentieri con gli umani. Per assonanza il termine Fata è stato associato all'inglese Fairy ovvero esponenti del piccolo popolo, piccole creature con le ali della cultura celtica che vivono nei boschi e malvolentieri si avvicinano agli umani.

Le foto che si avvicinano maggiormente alla seconda ipotesi, si riferiscono ad una creatura trovata nella metropolitana di Londra.











SIRENE (Mermaids)


LE SIRENE

Le Sirene sono un'altra personificazione dei pericoli del mare, demoni marini, metà donne e metà uccelli; il loro padre era il dio-fiume Acheloo e la madre la musa Melpomene, oppure la musa Tersicore. Sono menzionate per la prima volta nell'Odissea, dove sono in numero di due; tradizioni posteriori ne nominano quattro, oppure, più spesso, tre, chiamate, nell'accezione più comune, Ligia Leucosia e Partenope, dalla quale il nome antico di Napoli. Nella tradizione sono musiciste squisite e, secondo Apollodoro, una suonava la lira, un'altra cantava, la terza teneva il flauto.

Secondo la leggenda l'isola delle Sirene era posta lungo la costa dell'Italia meridionale, al largo della penisola di Sorrento; con il fascino della loro musica esse attiravano i marinai che passavano nelle vicinanze; le navi si avvicinavano allora pericolosamente alla costa rocciosa e si fracassavano; e le Sirene divoravano gli imprudenti.

Secondo la leggenda gli Argonauti passarono loro vicino, ma Orfeo cantò tanto melodiosamente, che i marinai della nave "Argo" non ebbero voglia di ascoltarle. Solo Bute si lanciò in mare, ma fu salvato da Afrodite.

Anche Ulisse solcò quelle acque ma, preavvertito da Circe, ordinò ai suoi uomini di tapparsi le orecchie con la cera; lui stesso si fece legare a un albero della nave, vietando ai compagni di slegarlo, qualunque supplica avesse loro rivolto. La storia racconta che le Sirene, indispettite dal proprio insuccesso, si buttarono in mare e affogarono.

Le foto si riferiscono a una strana creatura trovata in una spiaggia.